Rspp Esterno

Rspp Esterno

1. Rspp Esterno - Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

RSPP Esterno Costo

Il costo per un RSPP esterno varia in funzione della fascia di rischio a cui appartiene l'azienda cliente quindi: Rischio Basso – Medio – Alto, ovviamente il tutto stabilito dal codice ATECO. Il costo è indicativo sta a rappresentare il livello di progressione di rischio non solo per l'azienda ma anche quello del consulente che assiste l'azienda nel percorso di sicurezza nei luoghi di lavoro, questo delicato ruolo può essere svolto dal datore di lavoro può auto nominarsi e partecipare ad un corso di formazione per RSPP e ai successivi aggiornamenti, o delegare un proprio dipendente, ma in entrambi i casi i due dovranno avere tempo sufficiente da dedicare a questo tipo di attività molto importante e fondamentale per la sicurezza aziendale e che comprende numerosi compiti.

TABELLA PREZZI 2020 INDICATIVI PER L'INCARICO DI RSPP ESTERNO
 AZIENDE RISCHIO BASSO
 da 1 a 5 dipendenti € 450,00
 da 6 a 10 dipendenti € 850,00
 oltre 11 dipendenti Sicurezza sul lavoro Covid
 AZIENDE RISCHIO MEDIO
 da 1 a 5 dipendenti € 950,00
 da 6 a 10 dipendenti € 1400,00
 oltre 11 dipendenti 
 AZIENDE RISCHIO ALTO
 oltre 11 dipendenti da € 2.500,00


Rspp Esterno Costo

2. Rspp Esterno Costo - Quanto costa un RSPP

Rspp Significato

La normativa sulla sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08) sottopone il datore di lavoro a una serie di obblighi normativi, dove l'adattamento può risultare difficoltoso. La nuova Legge introdotta dal D.Lgs 81/08, che unifica le diverse discipline in materia di sicurezza sul lavoro, obbliga le aziende a tutelare la salute dei propri lavoratori, attraverso il mantenimento degli standard di sicurezza e di sicurezza nei luoghi adibiti alle attività aziendali.

Cosa significa Rspp Esterno? E' l'acronimo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, è la persona in possesso dei requisiti e competenze nonchè capacità professionali di cui all'art. 32 designata dal datore di lavoro, a cui deve rispondere, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi.

Secondo la legge, il datore di lavoro è l'unico responsabile della sicurezza della sua azienda:

  • spetta a lui mettere in atto tutte le misure per neutralizzare le fonti di pericolo e di rischio sul luogo di lavoro
  • deve adempiere a tutti gli obblighi previsti dalla legge
  • deve informare e formare i propri lavoratori ad assumere comportamenti corretti durante lo svolgimento delle attività
  • deve verificare lo stato di salute dei lavoratori e garantirne l'idoneità alle mansioni
  • deve garantire il rispetto di tutti gli standard di sicurezza
In caso contrario, il datore di lavoro è soggetto a sanzioni pecuniarie e detentive (nei casi più gravi).

Rspp Esterno oltre 200 dipendenti

RSPP Esterno Requisiti

I requisiti dell’RSPP esterno e quindi la formazione di questa figura interna o esterna che sia, deve seguire i dettami dell’articolo 32 del D.Lgs. 81/08 s.m.i., opportunamente integrato dalle prescrizioni presenti nell’Accordo siglato in sede di Conferenza Stato-Regioni il 7 luglio 2016.
RSPP è tenuto ad avere dei requisiti ben precisi (art.32), che sono:
  • titolo di studio non inferiore al diploma di scuola secondaria;
  • la comprovata esperienza nei compiti da rspp per almeno 6 mesi dalla data del 13 agosto 2003;
  • attestato di frequenza ottenuto dalla partecipazione a corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro da aggiornare ogni 5 anni;

  • Rspp Esterno può fare formazione ai lavoratori

    Se il Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione è già un RSPP da almeno 6 mesi, oppure un ASPP da almeno 12 mesi a questo punto sarà sufficiente fare il Corso Formatori abilitante di 24 ore per poter essere riconosciuto Formatore della Sicurezza. In cosa consiste il corso? Il corso è in linea al requisito integrativo relativo alla frequenza di “percorso formativo in didattica con verifica finale” riportato nel decreto interministeriale del 6 marzo 2013. Il percorso formativo è particolarmente indicato, oltre che per potenziali docenti, anche per le figure che sono incaricate della progettazione, organizzazione e erogazione della formazione sulla sicurezza in ambito aziendale, come i responsabili e gli addetti dei servizi di prevenzione e protezione e i responsabili aziendali della formazione del personale.
    Cosa si dovrebbe fare per adattare un'azienda?
    In primo luogo, il datore di lavoro deve nominare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP in italiano), che può essere interno o esterno all'azienda. Se è interno, è il datore di lavoro che assume l'incarico di RSPP (ove previsto dalla legge), dopo un apposito corso di formazione. Oppure può designare un lavoratore e addestrarlo specificatamente come previsto dalla legge. Solitamente, se non è il datore di lavoro ad assumere la carica, le aziende preferiscono nominare un RSPP esterno, che, insieme al datore di lavoro e al medico, coordina il servizio di prevenzione e tutela dei lavoratori.
    La seconda fase è la valutazione dei rischi, che richiede la predisposizione di un documento (il cosiddetto DVR in italiano - o documento di valutazione del rischio) che contiene varie informazioni:
    • i rischi individuati in azienda
    • le misure di prevenzione collettiva e individuale
    • il medico competente (se necessario)
    • il corretto utilizzo di attrezzature e prodotti
    • l'RSPP
    • il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (o RLS in italiano), designato a rappresentare i lavoratori per la salute e la sicurezza sul lavoro addetti alla prevenzione incendi e pronto soccorso.
    Il terzo step è la formazione degli addetti al pronto soccorso, prevenzione incendi e gestione delle emergenze: deve essere effettuata durante l'orario di lavoro ed i costi sono a carico del datore di lavoro.

    Rspp esterno oltre 200 dipendenti

    Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (spesso abbreviato con l'acronimo RSPP in italiano) è un'importante figura professionale all'interno dell'azienda. È nominato dal Datore di lavoro ed è obbligatorio in tutti i casi in cui sia presente anche un solo dipendente.
    Rspp Esterno fino a quanti dipendenti? Viene nominato un Rspp Esterno oltre 200 dipendenti e in altri casi di cui di seguito:

    RSPP esterno è obbligatorio in assenza di dipendenti in possesso dei requisiti di cui all'articolo 32:

    • un titolo di studio che non può essere inferiore al diploma di scuola secondaria;
    • esperienza comprovata per ciò che concerne i compiti da rspp per almeno 6 mesi dalla data del 13 agosto 2003 (solo se non si è in possesso del titolo di cui sopra);
    • un attestato di frequenza ottenuto dalla partecipazione a corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro in aggiornamento ogni 5 anni;

    Cosa fa l'Rspp in relazione al Datore di lavoro?

    Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione svolge un ruolo di primo piano all'interno dell'azienda, in quanto riporta direttamente al Datore di Lavoro. Spesso nelle realtà internazionali prende il nome di Safety Manager o HSE Manager.
    Il RSPP è una figura ausiliaria al datore di lavoro e priva in sé di un effettivo potere decisionale, questo significa che la responsabilità delle azioni poste in essere ricadrà comunque sul titolare.
    I compiti del RSPP sono quelli di effettuare una valutazione dei rischi presenti nell’impresa, in collaborazione col datore di Lavoro ed il Medico competente se nominato. Si tratta di colui che elabora il DVR, ovvero il Documento di Valutazione dei Rischi in base alle evidenze raccolte, progettando di conseguenza le misure di prevenzione e protezione e le procedure di sicurezza e di controllo di tali misure. Dovrà anche verificare la disponibilità ed il corretto uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) da parte del personale.

    Quali sono i compiti dell'Rspp?

    L' RSPP secondo quanto previsto dall'art. 33 del D.Lgs 81/08 deve:

    • individuare e valutare i fattori di rischio;
    • collaborare con il Datore di Lavoro per la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi;
    • individuare le misure per la sicurezza idonee per gli ambienti di lavoro in base alla Normativa;
    • elaborare e controllare l’applicazione delle misure protettive e preventive di cui all’art. 28 (Valutazione dei rischi);
    • sviluppare misure di sicurezza idonee alla prevenzione di malattie e infortuni sul lavoro;
    • sviluppare le procedure di sicurezza per le singole fasi di lavoro;
    • proporre programmi e percorsi di formazione e informazione dei lavoratori;
    • Partecipare alle consultazioni sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione annuale periodica (quando prevista) dall’art. 35;
    • informare i lavoratori dei rischi aziendali secondo quanto stabilito nell’art. 36;

    • Le aziende possono scegliere di nominare una persona interna al team o, in alternativa, scegliere un responsabile RSPP esterno, questa seconda ipotesi è particolarmente vantaggiosa per le aziende che non dispongono di adeguate competenze interne in materia di sicurezza e per tutte quelle di rilevanti dimensioni o che svolgono attività potenzialmente pericolose, nelle quali diventa indispensabile il supporto di specialisti del settore.

      Chi è l'Rspp?

      RSPP è l’acronimo di Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione. La sua definizione è contenuta nell’articolo 2 del D.lgs. 81/08. Il Testo dice: “persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32 designata dal datore di lavoro a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi”.
      L'RSPP è una figura obbligatoria per Legge, quest’obbligo è configurato nell’articolo 31 dello stesso Decreto e riguarda tutte le aziende, questa figura può essere rivestita da un membro interno all’azienda nominato dal datore di lavoro oppure un libero professionista incaricato in possesso di capacità e requisiti adeguati alla natura dei rischi presenti derivanti dalle attività lavorative svolte. In diversi altri casi, elencati nell’articolo 34 del Decreto, può essere il datore di lavoro stesso ad assumere il ruolo di RSPP.

      Quali sono le responsabilità di un RSPP esterno, in caso di infortunio in azienda? Sono le stesse responsabilità che gravano su un RSPP interno?

      La giurisprudenza degli ultimi anni ha chiarito questo dubbio, forse lasciato aperto dal D.lgs 81/2008: in caso di infortunio all’interno di un’azienda, sia per l’RSPP interno, sia per l’RSPP esterno, la responsabilità per non aver segnalato eventuali carenze ai fini della prevenzione del rischio per i lavoratori, quindi non essere stati all’altezza dei compiti in materia di sicurezza sul lavoro, è la medesima.
      Per questo motivo è utile ricordare che chi volesse intraprendere un percorso formativo che lo porti a ricoprire tale incarico deve avere presente due condizioni obbligatorie:
      • il possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore;
      • un attestato di frequenza, con verifica dell’apprendimento, a specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative.
      Un ulteriore precisazione è data dal fatto che esistono delle eccezioni esentanti dalla frequentazione degli specifici corsi di formazione di cui sopra, così riassumibili:
      • il possesso di un certificato universitario attestante il superamento di uno o più esami relativi ad uno o più insegnamenti specifici del corso di laurea nel cui programma siano presenti i contenuti previsti dall’Accordo Stato – Regioni del 7 luglio 2016;
      • un attestato di partecipazione ad un corso universitario di specializzazione, perfezionamento o master i cui contenuti e le relative modalità di svolgimento siano conformi ai contenuti dell’Accordo Stato – Regioni del 7 luglio 2016;
      • il possesso di una laurea fra quelle ricomprese all’interno dell’Allegato I all’Accordo Stato – Regioni del 7 luglio 2016.

      Rspp Esterno cosa fa

      L’RSPP esterno ha le stesse responsabilità di un RSPP interno all’azienda, fermo restando che le responsabilità in caso di infortunio sono da attribuirsi in primo luogo al datore di lavoro, colui che ha l’obbligo di salvaguardare la sicurezza dei suoi lavoratori e colui che sceglie l’RSPP della propria attività (D.lgs 81/2008). Cause recenti hanno evidenziato responsabilità per l’RSPP inadempiente ai suoi compiti se viene dimostrato che non ha segnalato situazioni e criticità nelle misure di sicurezza che avrebbero potuto evitare l’accadimento di un infortunio.

      rspp esterno

      3. Rspp Significato - Cosa significa avere un RSPP in azienda

      RSPP Esterno Azienda

      Vantaggi Rspp Esterno

        Tra i vantaggi di nominare un RSPP esterno all'azienda ci sono certamente:

      • aggiornamento costante della normativa di sicurezza sul lavoro: solitamente;
      • gli RSPP esterni sono dei professionisti che svolgono questa attività in via esclusiva, per questo motivo possono garantire una maggior esperienza e preparazione;
      • Disponibilità di tempo: essendo la sua attività principale, l'RSPP esterno ha più tempo da dedicare in azienda, ed alle attività richieste alle sua figura, quali la valutazione dei rischi aziendali e gli interventi per ridurli e prevenirli.

      La formazione per RSPP esterno

      Il percorso formativo di un RSPP si articola in tre moduli, denominati Modulo A, B e C. Il Modulo A rappresenta il punto di partenza per lo svolgimento della funzione di RSPP. Ha una durata di 28 ore, esclusi i tempi per effettuare le verifiche finali di apprendimento. È consentito il ricorso alla modalità e learning, seguendo le disposizioni dell’allegato II all’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016.

      Il superamento del corso è indispensabile per poter proseguire l’iter formativo.

      Il Modulo B ha una durata di 48 ore ed è comune a tutti i settori produttivi, ad eccezione di quattro: Agricoltura – Pesca; Cave – Costruzioni; Sanità residenziale e Chimico – Petrolchimico, per i quali è necessario frequentare gli ulteriori corsi di specializzazione della durata di 12 o 16 ore, a seconda del settore di riferimento. È naturale che il superamento del Modulo B costituisca la conditio sine qua non per poter accedere ai corsi di specializzazione.

      Il Modulo C rappresenta la conclusione del percorso formativo del RSPP. Dura 24 ore, escluse le verifiche finali.

      La formazione, come ormai assodato nella moderna cultura della lifelong learning, deve essere oggetto di aggiornamento che, nel caso del RSPP, deve essere di 40 ore nell’arco temporale di 5 anni.


      Sanzioni per inadempienti

      Nel caso in cui il datore di lavoro e i soggetti designati responsabili della sicurezza dei lavoratori non rispettino quanto stabilisce il D.lgs 81/08, il testo stesso prevede alcune sanzioni, che prevedono sanzioni pecuniarie variabili in base alla gravità dei reati, e nella maggior parte dei casi. casi gravi, anche l'arresto. In particolare, sono sanzionate: il datore di lavoro, il responsabile, i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori, il medico competente, i lavoratori e le componenti dell'azienda familiare, i luoghi di lavoro, le attrezzature e i dispositivi per la protezione personale. Dati gli obblighi normativi cogenti e stringenti previsti dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro, offre ai propri clienti, un servizio di consulenza e supporto tecnico, per consentire a tutti di ottemperare alle prescrizioni normative, evitando le severe sanzioni previste per chi non rispetta la norma . L' obiettivo è assistere i clienti in ogni fase e per ogni aspetto della complessa procedura di compliance normativa, con l'obiettivo di conseguire la compliance disciplinata dal Testo Unico. La consulenza vale anche in caso di controversia con gli organi di controllo (ASL, Vigili del fuoco, Ispettorato del lavoro, ecc.).

      Rspp Interno o Esterno

      Gli esperti di sicurezza forniscono consulenza e assistenza in:

      • supporto nell'individuazione delle figure necessarie per la compliance normativa;
      • verifica della documentazione aziendale sulla sicurezza
      • stesura Documento di Valutazione Rischi con programma di intervento
      • ispezioni periodiche sul posto di lavoro
      • organizzazione di riunioni regolari
      • predisposizione del Documento di Valutazione dei Rischi Interferenti - D.U.V.R.I. in italiano
      • predisposizione Piani Emergenza Incendio e Procedure Emergenza [ex DM 10/03/98]
      • predisposizione della documentazione necessaria per l'ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi - C.P.I. in italiano
      • piani di evacuazione
      • formazione specifica per dipendenti e datori di lavoro: RSPP, RLS, antincendio, pronto soccorso e gestione delle emergenze



      Quali sono i passaggi per migliorare la sicurezza sul lavoro?

      Nel 2015, il costo degli infortuni e delle malattie invalidanti ha raggiunto quasi i 60 miliardi di dollari e i primi 10 infortuni hanno rappresentato 51,4 miliardi di dollari, secondo il Mutual Workplace Liberty Safety Index.
      Lo sforzo eccessivo guida la lista delle prime 10 cause di infortunio . Rappresentando quasi un quarto di tutti gli infortuni sul lavoro, lo sforzo eccessivo (sollevare, spingere, tirare, trattenere, trasportare o lanciare oggetti) costa alle aziende poco meno di 14 miliardi di dollari all'anno. Le "cadute allo stesso livello" non sono molto indietro con un costo di $ 11,2 miliardi, che rappresenta il 19,2% di tutti gli infortuni sul lavoro.
      Questi costi sono pagati dai datori di lavoro e senza piani adeguati in atto, le aziende possono finire con costi significativi che possono avere un impatto sulla salute, la produttività e le entrate dei dipendenti.

      Creare una cultura della sicurezza sul lavoro

      Fermati e pensa per un momento a quanto spesso e in che modo trasmetti l'importanza della sicurezza sul lavoro ai tuoi dipendenti. Se ne discute mensilmente? Trimestrale? Annualmente? Se vuoi ridurre gli infortuni sul lavoro, considera di rendere la sicurezza sul lavoro una parte importante della cultura della tua azienda. Puoi iniziare comprendendo le cause alla radice dei tuoi infortuni più gravi sul posto di lavoro e controllando regolarmente il posto di lavoro per potenziali rischi per la sicurezza nelle attrezzature e nella progettazione del lavoro.
      Consultare un esperto di medicina del lavoro è uno dei modi migliori per ottenere informazioni sulla prevenzione degli infortuni.
      Una volta che hai un quadro più chiaro dei tuoi principali "punti caldi" per la sicurezza sul lavoro, sei pronto a impegnarti con i tuoi dipendenti per ottenere il loro supporto nella creazione di una cultura aziendale in cui la sicurezza è sempre al primo posto.
      Ecco alcuni semplici passaggi per iniziare.

      La figura del RSPP: può aiutare il datore di lavoro a creare una cultura della sicurezza sul lavoro


      • 1. Formare bene i dipendenti.
      • Una formazione completa è un must per prevenire gli infortuni sul lavoro. Assicurati che tutti i tuoi dipendenti abbiano accesso e completino tutta la formazione sulla sicurezza per le loro posizioni.

      • 2. Premiare i dipendenti per un comportamento sicuro.
      • I premi sono un modo semplice per incoraggiare la sicurezza sul lavoro. L'assegnazione di piccole ricompense ai dipendenti che seguono le politiche di sicurezza li mantiene coinvolti, il che può fare una grande differenza nella riduzione degli infortuni sul lavoro.

      • 3. Collaborare con medici del lavoro.
      • Come accennato in precedenza, i medici di medicina del lavoro possono fornire informazioni preziose sulla prevenzione e sugli infortuni sul lavoro. Questi medici possono aiutarti a prevenire gli infortuni sul lavoro visitando il tuo luogo di lavoro e identificando le aree in cui c'è un alto rischio di infortuni per i dipendenti. I fisioterapisti e i terapisti occupazionali possono anche migliorare l' ergonomia del posto di lavoro e sviluppare valutazioni delle prestazioni umane per aiutarti a selezionare i candidati per ruoli fisicamente impegnativi e aiutare nel processo di ritorno al lavoro.

        Rspp Esterno Cosa Fa

      • 4. Usa etichette e cartelli.
      • Etichette e cartelli sono un modo economico ed efficace per comunicare rapidamente informazioni importanti. Di solito sono semplici e si basano su immagini per dettagliare i rischi e le procedure corrette. Questi strumenti sono buoni promemoria e avvertimenti anche per il lavoratore più esperto.

      • 5. Mantieni le cose pulite.
      • Un posto di lavoro disordinato può portare a incidenti inutili. Assicurati che le scatole siano impilate in modo sicuro e che le fuoriuscite vengano ripulite rapidamente. Conduci ispezioni regolari per verificare potenziali pericoli come cavi aggrovigliati, pavimenti disordinati e strumenti disorganizzati. Programmi come 5S spesso forniscono miglioramenti benefici nell'organizzazione che possono portare a una riduzione del disordine.

      • 6. Assicurati che i dipendenti dispongano degli strumenti giusti e che effettuino ispezioni regolari delle attrezzature.
      • Gli strumenti e le attrezzature giusti creano un prodotto migliore e un ambiente di lavoro più sicuro. È anche importante che tutta l'attrezzatura venga pulita, sottoposta a manutenzione e ispezionata regolarmente. I malfunzionamenti delle macchine sono uno dei pericoli più pericolosi sul posto di lavoro.

      • 7. Incoraggia le pause di allungamento.
      • Le pause elastiche sono un modo semplice per migliorare l'ergonomia del posto di lavoro e la salute dei dipendenti. Prendendo anche cinque minuti per allungare può alleviare la tensione muscolare e allentare le articolazioni, riducendo il rischio di lesioni da movimento ripetitivo. È stato dimostrato che i movimenti attivi sono più efficaci del solo stretching passivo.

      • 8. Implementare i protocolli di sicurezza fin dall'inizio.
      • La sicurezza sul lavoro inizia dal primo giorno, il che significa assumere persone qualificate e attente ai dettagli. Un posto di lavoro sicuro inizia con i dipendenti che seguono i requisiti di sicurezza e svolgono il proprio lavoro secondo le procedure stabilite. Alcuni datori di lavoro lavorano con fisioterapisti per analizzare le esigenze fisiche di ciascun ruolo lavorativo. I risultati vengono utilizzati per creare analisi funzionali del lavoro e test funzionali pre-collocamento post-offerta.

      • 9. Mantieni un dialogo aperto.
      • Rendi più facile per i tuoi dipendenti venire da te con problemi di salute e sicurezza. Possono segnalare immediatamente i pericoli e identificare potenziali aree di preoccupazione che potresti non aver notato. Nominare o nominare un capitano della sicurezza che ha il potere di comunicare le preoccupazioni identificate dai dipendenti alla leadership su base coerente.

      • 10. Organizzare riunioni periodiche sulla sicurezza sul lavoro.
      • Non fa mai male essere troppo preparati. Riunioni regolari per rivedere le regole di sicurezza e discutere la prevenzione tengono in primo piano la sicurezza sul lavoro in modo che quando succede qualcosa, tutti sappiano cosa fare subito. In qualità di datore di lavoro, è tua responsabilità proteggere i tuoi dipendenti e fornire un posto di lavoro sicuro. Usa questi dieci suggerimenti per iniziare e collabora con Concentra ® per contribuire a rendere il tuo posto di lavoro sicuro, sano e produttivo.

      Rspp Esterno o Interno


      L'importanza delle misure di sicurezza sul posto di lavoro

      LA SICUREZZA È NELLE TUE MANI FAI LA TUA PARTE PER UN POSTO DI LAVORO PIÙ SICURO
      Quando si pensa alle responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro, probabilmente si pensa a tutte le normative ea tutti i requisiti che l' OSHA impone alla direzione per identificare i pericoli e proteggere te e i tuoi colleghi. Ed è vero che il management ha una grossa parte nella responsabilità della sicurezza sul lavoro.
      Per fare prevenzione sul posto di lavoro è importante che vi siano tutta una serie di parametri:
      • Rispettare gli standard di sicurezza secondo normative di legge, quindi rispettare le norme di sicurezza e salute sul lavoro.
      • Utilizzare i dispositivi di protezione individuale (DPI) assegnati.
      • Partecipare alla formazione sulla sicurezza richiesta.
      • Segnalare le condizioni pericolose alla direzione in modo che possano intraprendere azioni correttive rapide.
      • Segnalare gli incidenti sul lavoro, gli infortuni e le malattie al proprio supervisore e rivolgersi a un medico.
      • Cooperare con gli ispettori se vengono a ispezionare la nostra struttura.
      • Oltre a queste responsabilità di sicurezza assegnate dalle Istituzioni, il tuo datore di lavoro si aspetta anche che tu ti assuma la responsabilità di apprendere tutto ciò che devi sapere sul tuo lavoro e area di lavoro in modo da poter lavorare sempre in sicurezza.

      Ciò comprende:
      Evita di correre rischi e di intraprendere qualsiasi atto pericoloso.
      Parla con il tuo supervisore ogni volta che hai una domanda sulla tua sicurezza.
      Collaborare ai nostri programmi di ispezione di sicurezza e analisi dei rischi.
      Partecipare a comitati di sicurezza e altre iniziative di sicurezza.
      Cerca dei modi per rendere il tuo lavoro e il luogo di lavoro più sicuri e dai suggerimenti su come farlo. Se tutti facciamo la nostra parte e ci assumiamo la responsabilità della nostra sicurezza e di quella dei colleghi, non possiamo fallire nella nostra missione di prevenire incidenti, infortuni e malattie legate al lavoro.
      Certo, è un grande lavoro e dobbiamo rimanere vigili e impegnarci ogni giorno per scovare ed eliminare i pericoli. Ma facendo squadra tutto diventa possibile!